Mi chiamo Ariel Noura, nato a Perugia il 04 Ottobre 1997, sin da bambino ho sempre disegnato mostri e creature surreali. Il disegno e le storie tra cavalieri e miti sono sempre stati la mia passione e ho sempre messo tutto me stesso in ciò che creavo, tanto da non riuscire a resistere alla tentazione di posare la matita su carta anche quando non si poteva: disegnavo sui banchi di scuola e persino sulla pelle degli amici, trasformandola in piccole tele improvvisate.

Ho sempre vissuto tra sogno e realtà e, quando ho unito queste due dimensioni, ho capito il significato profondo della creatività. La creatività di inventare storie, di mostrare agli altri ciò che immaginavo, di dare forma tanto ai ricordi felici quanto ai momenti più tristi.

L’illustrazione è sempre stata la mia colonna portante, ma all’arte ho voluto affiancare anche un metodo, applicandola alla grafica. In questo modo ho potuto sviluppare competenze di graphic design, unendo la tecnica artistica illustrativa – colori, sfumature, chiaroscuro, armonia tra forma e colore – con la precisione della comunicazione visiva: capire come usare lo spazio, lo stile e l’estetica per trasmettere un messaggio chiaro e mirato.

Ho conosciuto Dungeons & Dragons nel 2017 grazie ad amici che mi hanno incuriosito, iniziando con il mondo oscuro di Ravenloft. Per me fu una rivelazione: quel gioco aprì le porte a un universo dove tutto ciò che disegnavo – che in famiglia spesso veniva criticato – trovava finalmente il suo posto. All’inizio non fu semplice comprenderne le dinamiche, ma proprio quella difficoltà mi spinse ad aprire ancora di più la mente alla creatività, imparando a interpretare le caratteristiche dei personaggi: Forza, Destrezza, Costituzione, Intelligenza, Saggezza e Carisma.

Da queste esperienze nacquero i Diari e il progetto Le12avventure.com: un modo per trasformare le difficoltà in strumenti utili ad altri giocatori. Ho capito che, grazie all’illustrazione e alla grafica, potevo creare ciò che tanti desideravano ma non avevano il tempo o i mezzi per realizzare. D&D non è solo un gioco: è una porta verso esperienze straordinarie e una comunità fatta di persone umili e gentili, avventurieri pronti a condividere sfide e divertimento. Il mio sogno più grande è che sempre più persone possano avvicinarsi al GDR, appassionarsi e concedersi qualche ora a settimana nel magico teatro della mente.

Tra gli artisti che ammiro ci sono:

  • Hidetaka Miyazaki e il suo team, per la capacità di raccontare attraverso il level design e gli oggetti, con personaggi e boss fight carichi di pathos e mistero, sempre ricchi di segreti e possibilità.
  • Larian Studios per Baldur’s Gate 3, che offre al giocatore il massimo della libertà: ogni scelta, dialogo e carattere personale diventano parte integrante della storia, creando sempre nuove emozioni.

Per quanto riguarda l’illustrazione unita alla narrativa, amo profondamente:

  • Kim Jung-gi, per la sua incredibile mente creativa capace di illustrare nello spazio con spontaneità.
  • Kentaro Miura, per le storie coinvolgenti e il tratto volutamente “sporco”, che unisce significato e segno.
  • Akira Toriyama, che ci ha fatto sognare con il Super Saiyan, trasmettendo speranza e coraggio attraverso le sue tavole.
  • Hayao Miyazaki, con i suoi paesaggi immersivi, le storie magiche e i personaggi iconici come Totoro, Senza Volto, Haku.
  • Hajime Isayama, che con L’Attacco dei Giganti ha creato un capolavoro narrativo di rara intensità.

La persona che più mi ha formato è stato il professore Silvano Mezzatesta, assistente di Yoshiko Watanabe (animatrice per lo studio Tezuka di Astro Boy, Kimba il leone bianco, La Principessa Zaffiro). Ha partecipato a numerosissime produzioni di animazione – serie TV come Hocus & Lotus, Matì & Dadà, Lupo Alberto, Cocco Bill, Monster Allergy; film come La Freccia Azzurra, La Gabbianella e il Gatto, L’Aida degli Alberi, Opopomoz e The Tree Wise Men; spot per Foxi, Kinder, Frisk!; storyboard per i film delle Winx e animazioni per Pinocchio di Enzo D’Alò e Robin Hood raccontato da Irene Pivetti.

Da lui ho imparato cosa significa davvero fare arte: l’impegno di otto ore al giorno a disegnare, la dedizione nel tirare fuori il proprio estro, e la consapevolezza che nel disegno non si smette mai di imparare. A lui devo moltissimo, e la sua scomparsa nel 2023 è stata per me un grande dolore. Ed è per questo che continuo a disegnare, a creare e a immaginare: perché l’arte e il gioco non sono solo passioni, ma ponti che uniscono le persone, trasformando un foglio bianco in un mondo intero e una manciata di dadi in avventure senza fine. Il mio viaggio è solo all’inizio, e spero che chiunque passerà da Le12avventure possa portarsi a casa non solo un diario o un’illustrazione, ma un pezzo di questa magia: il coraggio di sognare, la voglia di raccontare e la libertà di vivere la propria creatività senza limiti.

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